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bibliotea e i pediatri avviano una collaborzione PDF Stampa E-mail
Scritto da Paola Trivella   
Mercoledì 28 Maggio 2014 15:07

fonte: picenotime

 

“Nati per leggere”, biblioteca e i pediatri avviano una collaborazione

redazione picenotime.it – 26 Maggio 2014 –

 

  • collaborazione biblioteca e pediatri
    collaborazione biblioteca e pediatri
    Ha riscosso grande interesse l’incontro informativo riservato a genitori, nonni, educatori, insegnanti curato dalla dott.ssa Aurora Bottiglieri, pediatra ACP e Fimp, in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (F.I.M.P.) – Marche che si è tenuto Sabato 24 Maggio alla Biblioteca “Lesca”. 

    Con questo incontro, occasione per ribadire il beneficio che i bambini possono trarre dalla lettura ad alta voce – ha dichiarato l’assessore alla cultura Margherita Sorge – abbiamo di fatto avviato un rapporto di collaborazione tra la biblioteca comunale, l'Associazione Culturale Pediatri (ACP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri Marche (F.I.M.P. Marche) che di certo porterà ad organizzare altri appuntamenti di approfondimento su come la lettura possa essere salutare per lo sviluppo psicofisico dei bambini”.

    Molto partecipato anche il successivo appuntamento con le letture ad alta voce per bambini dai 6 mesi ai 6 anni, curato da Daniela Traini con la collaborazione dei lettori volontari civici, e inserito all’interno dell’iniziativa “Il maggio dei Libri 2014: Leggere fa crescere”.

    Ricordiamo che fino a Sabato 30 Maggio proseguono gli appuntamenti della “Campagna nazionale di promozione della lettura” promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori. Tutti gli appuntamenti sono consultabili sul blog della Biblioteca Lesca: bibliotecalesca.wordpress.com

     


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Ha riscosso grande interesse l’incontro informativo riservato a genitori, nonni, educatori, insegnanti curato dalla dott.ssa Aurora Bottiglieri, pediatra ACP e Fimp, in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (F.I.M.P.) – Marche che si è tenuto Sabato 24 Maggio alla Biblioteca “Lesca”. 

Con questo incontro, occasione per ribadire il beneficio che i bambini possono trarre dalla lettura ad alta voce – ha dichiarato l’assessore alla cultura Margherita Sorge – abbiamo di fatto avviato un rapporto di collaborazione tra la biblioteca comunale, l'Associazione Culturale Pediatri (ACP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri Marche (F.I.M.P. Marche) che di certo porterà ad organizzare altri appuntamenti di approfondimento su come la lettura possa essere salutare per lo sviluppo psicofisico dei bambini”.

Molto partecipato anche il successivo appuntamento con le letture ad alta voce per bambini dai 6 mesi ai 6 anni, curato da Daniela Traini con la collaborazione dei lettori volontari civici, e inserito all’interno dell’iniziativa “Il maggio dei Libri 2014: Leggere fa crescere”.

Ricordiamo che fino a Sabato 30 Maggio proseguono gli appuntamenti della “Campagna nazionale di promozione della lettura” promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori. Tutti gli appuntamenti sono consultabili sul blog della Biblioteca Lesca: bibliotecalesca.wordpress.com

 

 
edilizia scolastica PDF Stampa E-mail
Scritto da Paola Trivella   
Martedì 17 Giugno 2014 21:43

Edilizia scolastica, ecco l’elenco dei Comuni esclusi dal patto di stabilità

Si tratta di 244 milioni in due anni che potranno servire per interventi nelle scuole

di Redazione Online

shadow

Segnali dal governo per l’edilizia scolastica. Il Dl Ambiente approvato venerdì dal Consiglio dei ministri prevede finanziamenti a tasso agevolato per un importo complessivo di oltre 300 milioni, concessi attraverso il fondo rotativo `Kyoto´, per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici. Ma, soprattutto, il Presidente del consiglio ha firmato un Dpcm che individua i Comuni beneficiari (e il relativo importo) dell’esclusione dal Patto di stabilità interno, per gli anni 2014 e 2015, delle spese sostenute per interventi di edilizia scolastica. Un’operazione, quella dell’edilizia scolastica, che dal prossimo primo luglio coinvolge oltre il 50% degli edifici scolastici, prevede 21.269 interventi e 1.094.000.000 euro di investimenti.

 

Le risorse

450 milioni (recuperati in buona parte dal Fondo per lo Sviluppo e la coesione) saranno destinati a lavori di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale (17.959 i plessi scolastici coinvolti); in sostanza si tratta di tinteggiature, ripristino funzionale di impianti idraulici ed elettrici, sistemazione di aree verdi, serramenti e vetri rotti. Operazioni possibili grazie anche al Piano di reimpiego degli ex lavoratori socialmente utili che oggi si occupano delle pulizie. Un’altra fetta di risorse, 400 milioni, saranno impiegati per interventi di manutenzione straordinaria più rilevante che consentiranno di mettere in sicurezza 2921 scuole (rimuovendo anche amianto e barriere architettoniche). Altri 244 milioni (relativi agli anni 2014-2015), con lo sblocco del Patto di stabilità (sancito dal Dpcm ora firmato da Renzi), consentiranno di aprire immediatamente cantieri:389 le scuole coinvolte. Si tratta di una prima tranche perché con la Legge di stabilità si potranno ricomprendere nell’operazione anche quei Comuni (e quindi un altro pacchetto di scuole) che chiedono lo sblocco del Patto di stabilità dal 2015. La nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica - ha spiegato nei giorni scorsi il sottosegretario all’Istruzione con delega all’edilizia scolastica, Roberto Reggi - consentirà poi di programmare le risorse previste dal fondo sviluppo e coesione 2014-20, riguardante gli interventi futuri.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
edilizia scolastica regione per regione PDF Stampa E-mail
Scritto da Paola Trivella   
Sabato 26 Luglio 2014 13:14

fonte: una crepa in comune

 

Edilizia scolastica, il piano del governo

Ricordate il discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio 2014 del presidente del Consiglio Matteo Renzi e la replica del giorno seguente [clicca qui]? "La stabilità delle aule scolastiche è un fatto di credibilità, è un fatto di dignità, è un fatto di onore". Bene, lunedì 21 luglio ha finalmente preso il via il piano di edilizia scolastica voluto dal Governo che coinvolgerà 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a 1.094.000.000 di euro.
Il piano è articolato in tre filoni:

  • #scuolebelle: nel 2014 è previsto un finanziamento di 150 milioni per gli interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale in 7.801 plessi (sul sito del Miur è disponibile l’elenco  delle istituzioni scolastiche interessate). Il Miur verserà gli importi direttamente alle scuole. Saranno poi i dirigenti scolastici ad ordinare i lavori attraverso gli appalti Consip o ricorrendo ai vecchi appalti dove quelli nuovi non sono ancora stati attivati. Nel 2015 dovrebbero essere sbloccati altri 300 milioni per interventi che riguarderanno ulteriori 10.160 plessi.
  • #scuolesicure: sono stati destinati 400 milioni di euro a interventi di messa in sicurezza ed agibilità delle scuole per un totale di 2.480 interventi: interventi già resi ammissibili e presenti in graduatorie, ma che ora sono finanziati e che potranno partire terminato l’iter di registrazione delle delibere. Per acquisire i relativi finanziamenti Comuni e Province dovranno aggiudicare gli appalti entro il 30 ottobre 2014, esaurendo i primi 1.635 interventi previsti dal DL Fare. In seguito agli accertati ribassi d’asta, saranno finanziati altri 845 progetti previsti dal DDG 267 del MIUR.
  • #scuolenuove: con lo sblocco del Patto di stabilità saranno disponibili 244 milioni (elenco dei Comuni per il quali viene sbloccato il patto di stabilità: DCPM 13 giu 2014 e DCPM 30 giu 2014) che consentiranno di aprire immediatamente cantieri in 389 scuole. Si tratta di una prima tranche perché con la Legge di stabilità si potranno ricomprendere nell’operazione anche quei Comuni (e quindi un altro pacchetto di scuole) che chiedono lo sblocco del Patto di stabilità dal 2015.

- Documento riassuntivo finanziamenti regione per regione [clicca qui]
- Regione Lombardia: elenco finanziamenti comune per comune [clicca qui]
- Finanziamenti, per provincia, del piano per il ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili scolastici [clicca qui]
- #scuolebelle: Piano Ripartizione Interventi Edifici Scolastici 2014 e 2015/2016 [clicca qui]
- #scuolebelle: dettaglio MILANO Piano Ripartizione Interventi Edifici Scolastici 2014 e 2015/2016 [clicca qui] (nostro filtro dal documento precedente)

 
NATI PER LA MUSICA: le buone paratiche musicali PDF Stampa E-mail
Scritto da Paola Trivella   
Sabato 26 Luglio 2014 13:22






Ultimo aggiornamento Sabato 26 Luglio 2014 13:27
 
rapporto 2014 sicurezza nelle scuole PDF Stampa E-mail
Scritto da Paola Trivella   
Giovedì 25 Settembre 2014 20:44

fonte: ic orione

 

Il XII Rapporto su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola di Cittadinanzattiva

Quattro scuole su dieci hanno una manutenzione carente, oltre il 70% presenta lesioni strutturali, in un caso su tre gli interventi non vengono effettuati, più della metà delle scuole si trova in zona a rischio sismico e una su quattro in zona a rischio idrogeologico.
Questo il quadro che emerge dal XII Rapporto nazionale su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola presentato il 18 settembre da Cittadinanzattiva.



Scarica il Rapporto (anche quest'anno il rapporto è scaricabile solo a pagamento), leggi i comunicati stampa e le slides di presentazione. A questo link la galleria fotografia di una scuola di Termoli, messa male sotto il profilo della sicurezza.

XII Rapporto su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola di Cittadinanzattiva

Lo stato di sicurezza di tante scuole nel nostro Paese è grave: quattro edifici su dieci hanno una manutenzione carente, oltre il 70% presenta lesioni strutturali, in un caso su tre gli interventi strutturali non vengono effettuati, più della metà delle scuole si trova in zona a rischio sismico e una su quattro in zona a rischio idrogeologico.

Questo il quadro che emerge dal XII Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola, presentato oggi 18 settembre 2014 a Roma da Cittadinanzattiva. “Pur apprezzando il notevole sforzo dell’attuale Governo di mettere in campo risorse economiche per le scuole, riteniamo, però, che affidarsi esclusivamente a quanto segnalato dai Sindaci, significa non aver agito secondo criteri oggettivi e misurabili di urgenza e gravità: un esempio lampante della non oggettività è che l’Istituto Giovanni Caso di Piedimonte Matese, monitorato nel nostro Rapporto, è in condizioni pessime dal punto di vista della sicurezza e non ha ricevuto un euro di finanziamento”, afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva. “Nel frattempo, oltre che sperare che non accadano altre tragedie (36 quelle sfiorate solo nell’ultimo anno scolastico), occorre trovare altre fonti di finanziamento, eliminare situazioni di spreco, valorizzare e regolamentare il sostegno di soggetti privati e innanzitutto far venire alla luce l’Anagrafe della edilizia scolastica che attendiamo da 18 anni. Entro breve tempo il Ministero dell’Istruzione sarà obbligato, grazie all’azione di Cittadinanzattiva di accesso civico prima ed al ricorso al Tar del Lazio poi, a rendere noti i dati in proprio possesso così come le Regioni glieli hanno forniti”.
213 gli edifici scolastici monitorati in 14 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto), oltre 70mila gli studenti iscritti nelle scuole monitorate e oltre 7mila i docenti.
Il contesto ambientale. Il 65% è situata in zona a rischio sismico (54% è il dato sul totale degli edifici scolastici pubblici, di cui 13.742, ossia il 30%, si trova nelle zone a rischio più elevato, le cd zone 1 e 2); il 24% in zona a rischio idrogeologico, il 7% in zona a rischio industriale, il 5% a rischio vulcanico, il 14% in zona a elevato inquinamento acustico; il 2% presenta amianto e radon.
Lo stato degli edifici. Il 41% delle scuole ha uno stato di manutenzione mediocre o pessimo, quasi tre scuole su quattro (73%) presentano lesioni strutturali per lo più sulla facciata esterna (66%); il 25% dei corridoi, il 21% delle mense e dei bagni e il 18% delle aule presenta distacchi di intonaco; segni di fatiscenza sono presenti per lo più nei laboratori (24%), nelle aule e nei bagni (20%), nelle palestre e segreterie (19%), nel 15% delle mense. Di fronte alla richiesta di piccoli lavori di manutenzione, nel 15% dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto e nel 23% è intervenuto con molto ritardo. Nel caso di richiesta di lavori di manutenzione strutturale, ben più lunghi e onerosi, nel 29% delle situazioni l’ente non è intervenuto.
Aule &…

Lo stato di….
Aule
Mense
Palestre
Distacchi di intonaco
18%
21%
21%
Segni di fatiscenza
20%
15%
20%
Porte anti-panico
23%
62%
64%
Barriere architettoniche
29%
11%
20%
Finestre non integre
44%
12%
14%
Pavimenti difformi
22%
14%
17%
Fili elettrici scoperti
1%
3%
6%
Cavi volanti
17%
6%
3%
Aerazione: ottimo o buon livello
81%
76%
80%
Temperatura: ottimo o buon livello
60%
66%
61%
Illuminazione: ottimo o buon livello
76%
82%
83%
Presenza di polvere
22%
6%
25%
Pulizia: ottimo o buono
71%
84%
66%
Fonte: Cittadinanzattiva 2014
I cortili sono presenti in 178 delle 213 scuole monitorate. Nell’89% dei casi sono recintati, ma lo stato della recinzione è pessimo in una scuola su cinque. Talvolta vengono usati come magazzino, con presenza di ingombri e di rifiuti non rimossi (13%); in una scuola su tre sono utilizzati come parcheggio, dal personale e dalle famiglie.
In oltre i due terzi dei cortili, è presente uno spazio verde e in un caso su tre anche una area gioco o sportivo attrezzata.
I bagni sono spesso sprovvisti di carta igienica (manca nel 40%), di sapone (44%), di asciugamani (66%) e di scopini per il wc (assenti nel 46% delle scuole).
La sicurezza interna. Mancano scale di sicurezza nel 22% delle scuole monitorate; solo il 48% presenta vetrate a norma; le porte con apertura antipanico sono assenti nel 76% delle aule, nel 69% dei bagni, nel 63% delle aule computer, nel 61% dei laboratori, nel 38% delle mense e nel 36% delle palestre e anche nel 16% dei cortili dove saranno obbligatorie per legge.
Gli impianti elettrici e anti-incendio sono completati o in stato avanzato di adeguamento in oltre il 60% delle scuole.
766 gli incidenti accorsi, nell’ultimo anno, a studenti e personale scolastico nelle scuole monitorate, in 94 casi è stato chiesto l’intervento del 118, in 53 è stato disposto il trasferimento in ospedale.
Il 77% delle scuole ha un sistema di vigilanza interna, svolto prevalentemente (77%) da collaboratore scolastico. Ancora frequente (46%) la cattiva abitudine di lasciare i cancelli aperti durante le ore di lezioni.
Certificazioni e segnaletica. Una scuola su tre possiede il certificato di agibilità statica, poco più (35%) il certificato di agibilità igienico-sanitaria, solo il 23% quello di prevenzione incendi. Il 95% ha nominato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il 67% il medico competente. Il piano di evacuazione è presente in tutte le scuole, mentre il documento di valutazione dei rischi è stato redatto nel 92%.
Le prove di evacuazione sono effettuate con regolarità nel 90% delle scuole, per lo più relativamente al rischio incendio (93%) e sismico (90%). Ancora poche (20%) le prove per rischio idrogeologico. la piantina con i percorsi di evacuazione è presente nell’85% delle scuole, così come la segnalazione delle uscite di emergenza.
Barriere architettoniche e accessibilità. Una scuola su quattro è priva di posti per disabili ad hoc nel cortile o nel parcheggio interno, e quasi una su due non ne ha nemmeno nei pressi dell’edificio. Il 46% degli edifici su più piani dispone di un ascensore, ma questo nel 20% dei casi non funziona e nel 6% non è abbastanza largo da consentire l’ingresso di una carrozzina. Barriere architettoniche sono presenti nel 29% delle aule, nel 28% dei laboratori, nel 21% degli ingressi, nel 20% delle palestre, nel 18% delle biblioteche, nell’11% delle mense e dei cortili. Quasi in un’aula su due non ci sono banchi adatti o adattabili a uno studente in carrozzina, nel 39% non sono installate attrezzature didattiche o tecnologiche per la partecipazione attiva degli studenti disabili. Anche le aule computer, in più di un caso su tre, non hanno sussidi didattici adatti. Mancano bagni per disabili in una scuola su tre. Dal punto di vista della didattica, il 90% attua piani educativi individualizzati.
Bullismo, vandalismo e criminalità. Una scuola su tre ha subito nell’ultimo anno atti di vandalismo, una su dieci è stata al centro di episodi di bullismo, il 6% anche episodi di criminalità all’interno e il 12% nei pressi dell’edificio.
Scuole green. Cresce negli anni il numero di scuole che utilizza fonti di illuminazione a basso consumo (32%), o pannelli solari e altre fonti rinnovali (9%), e che fa raccolta differenziata (65%).
Scuole aperte. Nell’87% delle scuole monitorate è possibile utilizzare i locali anche al di fuori dell’attività scolastica: nell’80% dei casi si svolgono comunque attività didattiche, nel 49% anche attività culturali, sportive, ricreative e solo nel 5% è possibile realizzare attività autogestite.
 
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