aumentano gli alunni ma non il numero delle classi! |
Scritto da Paola Trivella |
Mercoledì 13 Febbraio 2013 17:52 |
fonte: flc-cgil Organici scuola 2013-2014: aumentano gli alunni ma non il numero delle classiPrimo incontro al MIUR sulla "previsione alunni e organici docenti" per il prossimo anno scolastico.30/01/2013
Il MIUR, nell’incontro di ieri, ha consegnato ai sindacati alcune tabelle contenenti i dati sugli alunni “effettivi” (in organico di fatto) degli ultimi 6 anni, dati sia totali che suddivisi per singoli gradi di scuola (eccetto infanzia) e la proiezione che il sistema fa per l’anno prossimo, tenendo conto che il dato reale non si avrà se non ai primi di marzo (la scadenza delle iscrizioni, infatti, è al 28 febbraio). Dalle tabelle consegnate si evince una previsione di incremento di circa 21.000 alunni nella primaria, un calo di circa 7.700 alunni nella media ed un incremento di circa 13.380 alunni nel secondo grado. In totale, quindi, circa 26.700 alunni in più. Non si tiene conto, come noto, del dato degli alunni nell’infanzia in quanto tale andamento non incide sulla dotazione organica di diritto. Infatti, in questo grado di scuola, si conferma ogni anno l’organico di fatto dell’anno precedente cosi come attivato nelle varie regioni. Dai dati consegnati si conferma di nuovo, complessivamente, un calo nelle regioni del sud (maggiore in percentuale in Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia) ed un incremento nelle regioni del centro-nord (maggiore in percentuale in Emilia Romagna, Lombardia, Umbria e Toscana). Il MIUR ha poi ricordato che la legge di stabilità (art. 19 della legge n. 111/2011) ha stabilito che “non si può superare” la dotazione complessiva autorizzata nell’anno scolastico 2011-2012 e questo anche a fronte di due anni di incremento di alunni (+ 28.000 per l’anno in corso 2012-2013, + 26.700 per il prossimo anno). Per cui il MIUR, nella predisposizione del prossimo decreto interministeriale sull’organico di diritto (e consueta circolare sugli organici), dovrà confermare il dato complessivo dello scorso anno (ovvero 600.839 posti comuni e 63.348 posti di sostegno). Di conseguenza, l’unica possibile variazione (modesta) tra regione e regione dovrà tenere conto, ovviamente, delle variazioni del numero di alunni. Inoltre (e questo, ci è stato detto, lo chiede il tesoro) si dovrà tenere conto anche del fatto che la messa a regime del tempo scuola a 27 ore fino in classe quinta nella scuola primaria, dovrebbe poter consentire un ulteriore “risparmio” (circa 2.000 posti)!
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